Ecco cosa fa di preciso una community manager ad Impact Hub Milano.

A distanza di qualche mese in Impact Hub Milano come community manager finalmente ho tutti gli elementi per definire questa professione. Una figura centrale all’interno dello spazio: il parafulmine su cui ricadono numerose richieste, il biglietto da visita per il pubblico da fuori, l’orecchio che ascolta, l’occhio che scruta, l’angelo custode, lo psicologo, il tecnico informatico, l’arrotino che affila coltelli e ripara ombrelli, il cuoco, il centralinista, l’organizzatore di eventi, il pr delle spiagge di Riccione, l’usciere, la cassiera, la promoter, la colf, la guida turistica, l’hostess da fiera, la segretaria, la designer d’interni, il social media manager, lo storyteller, l’ufficio postale che spedisce e prende pacchi ma non li tira mai ;-).

Tenete a mente tutte queste mansioni, anche se a prima vista possono sembrare un monologo interiore alla James Joyce, perché messe tutte assieme, si avvicinano alla definizione di community manager o -come piace dirlo a me- di space & community angel. Ovvero l’angelo che si prende cura dello spazio e della community.

Doveroso passo indietro. Cos’è Impact Hub Milano? Mi piace definirlo il luogo delle possibilità, ovvero lo spazio in cui tutte le idee prendono forma, si animano e diventano reali, vitali, si riproducono. “Where ideas have sex”, recita il malizioso motto. Più di un semplice coworking o un luogo per lavorare: il valore aggiunto di IHM è la presenza di una community (siamo più di 300 persone solo a Milano) e tutte le attività dedicate agli Hubbers (ndr chiamiamo così chi frequenta l’Hub), ovvero gli eventi di networking (Community Lunch, Soul Salad, Fuck Up Night) o le consulenze gratuite one to one (gli Experts Corner)

Logo HD definitivo (300dpi)

Impact Hub Milano è tante cose. E’ 

  • per prima cosa una community formata da persone delle più svariate professioni: da chi utilizza le tecnologie per creare un cambiamento, a chi opera con occhio attento alla sostenibilità, a designer, avvocati, progettisti, agenzie di comunicazione e nuove imprese;
  • un coworking, e non uno qualsiasi: il primo spazio aperto a Milano, con due open space, uffici privati per gli amanti della privacy, sale riunioni, una sala fitness, la cucina condivisa con zona relax, un giardino enorme;
  • uno spazio di apprendimento e un incubatore per persone, progetti e organizzazioni impegnate a migliorare il mondo;
  • uno spazio per eventi: un ex deposito ferroviario completamente ristrutturato da cui è stato ricavato uno spazio (la Sala Biliardo) con 120 sedute, sala regia super attrezzata, una cucina per il catering e un giardino esterno.

Impact Hub è anche un network internazionale di bellissimi spazi dislocati nei 5 continenti. In Italia siamo presenti a Torino, Roma, Firenze, in Trentino, Bari, Catania/Siracusa, Reggio Emilia.

ImpactHubSketch

Tornando invece all’elenco di mansioni di cui sopra. Non c’è nulla di più vero. Devi riuscire a farti una domanda ogni qualvolta ti viene fatta una richiesta: “cosa farebbe un perito informatico al mio posto?” oppure un cuoco, oppure uno psicologo, oppure un pr delle discoteche di Riccione. Questo è un po’ il segreto per poter affrontare la giornata, far sentire bene e accolti le persone con cui condividi lo spazio o i nuovi arrivati, prendersi cura di tutti senza trascurare nessuno, osservare lo spazio e assicurarsi che tutto vada bene e tutti stiano bene. Insieme.

Poi ad un certo punto vieni interrotta dallo squillo di uno dei tanti telefoni. Ma questo è un altro discorso. 🙂

Anna,

Space & Community angel di Impact Hub Milano 

milan.impacthub.net

 

 

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